Barberino rende omaggio a Piero Bigongiari

bigongiari

Sabato 13 arpile 2019.

Barberino di Mugello rende omaggio a Piero Bigongiari (15 ottobre 1914 - 7 ottobre 1997) che, a partire dal 1952 e fino alla sua scomparsa, dimorò nel palazzo degli Aiazzi Mancini in Piazza Cavour 17. Piero Bigongiari scrittore, traduttore, critico letterario e artistico, professore di letteratura moderna e contemporanea all’Università di Firenze è stato uno degli intellettuali più importanti del Novecento.
Il contatto tra uno dei poeti della terza generazione fiorentina del Novecento – insieme a Luzi e a Parronchi – e il paese circondato e protetto dagli “antemurali” dei monti della Calvana avviene grazie ad Elena Aiazzi Mancini. Giovane figlia del prof. Mario Aiazzi Mancini – figura di spicco nella comunità barberinese del dopoguerra, nonché proprietario dell’omonima farmacia nella piazza del paese – nel 1949 Elena diventò moglie di Bigongiari, che la definì «mia amante o sorella o madre o stella». A partire dagli anni Cinquanta, Barberino di Mugello fu per i coniugi Bigongiari il luogo di riposo e la «dimora vitale» in cui trascorrere a tratti l’estate e l’autunno, lontano dai clamori e dall’afa del capoluogo fiorentino. Numerose sono le poesie, pubblicate in Il corvo bianco, Le mura di Pistoia e Torre di Arnolfo (raccolte in Stato di cose, 1964), in cui al centro ci sono immagini e rimandi espliciti al paesaggio e alla natura del territorio barberinese. Ma Barberino compare anche nel suo diario, il Giornale 1933-1997, e molte sono le poesie, edite e inedite, sono state scritte a Barberino fino alla morte; senza tralasciare la prosa La tela di Aracne (1985), ambientata proprio nel giardino della casa di Barberino.

Il Comune di Barberino di Mugello, col Premio Internazionale Ceppo e la Fondazione Amici di Giuliano Vangi, intende così riscoprire e promuovere l’opera del suo illustre cittadino nella giornata del 13 Aprile 2019.

Il programma dell’iniziativa prevede: la commemorazione del poeta all’Ossario del Camposanto comunale. a cui farà seguito l’inaugurazione, in Piazza Cavour 17, della lapide in memoria di Piero e Elena Bigongiari. A partire dalle ore 16.00 si terrà a Palazzo Pretorio l’incontro “Alte in Golene d’ombra le calvane” - Piero Bigongiari a Barberino di Mugello, in cui Paolo Fabrizio Iacuzzi (curatore delle opere del poeta, direttore del Premio Ceppo e del Fondo Bigongiari della Biblioteca San Giorgio di Pistoia), Camilla Bencini (studiosa di Bigongiari), Anna Borgini (vicepresidente della Fondazione Vangi) e Mario Aiazzi Mancini (nipote del poeta) interverranno sulla figura e l’opera del poeta. Alla lettura delle poesie e prose si affiancheranno interventi musicali eseguiti da Paola Saponara e Gianluca Sarti, tratti dall’arrangiamento per flauto e violino dell’edizione originale 1792 del Flauto magico di Mozart, uno dei musicisti molto amati da Bigongiari, tanto che sulla sua tomba, al Camposanto di Barberino, una lapide recita: “Amò Dante, Shakespeare, Mozart”).